San Lorenzo: cosa visitare

martedì 15 marzo 2022

 

Da San Lorenzo è possibile visitare:

-          l’Eremo di Santa Sperandia dove la monaca benedettina visse alcuni anni della sua vita ascetica, fatta di mortificazioni e penitenze. Secondo la tradizione fu popolare protagonista di eventi miracolosi, tra cui guarigioni di molte persone, soprattutto donne, da diverse malattie. Molte sono le leggende che si narrano intorno alla figura della santa, una delle più curiose è quella delle ciliegie: La chiesa e il convento di Sant' Angelo (Cingoli), dove risiedeva la Santa, avevano bisogno di riparazioni, durante l’inverno la santa chiese ai muratori che lavoravano in mezzo alla neve se desiderassero qualcosa e uno di loro chiese delle ciliegie. La santa si ritirò in preghiera e tornò con un cesto di rosse ciliegie per i muratori che lavoravano nella chiesa che ovviamente ne rimasero di sasso! Forse proprio in ricordo di questo episodio, nella grotta vi è un’immagine di Santa Sperandia con in mano delle ciliegie.

-          La Roccaccia”, i resti della rocca del castello di Monte Acuto che ancora oggi, segna il confine fra il territorio di Treia e quello di Cingoli. Anche questo è un luogo misterioso e ricco di leggende, come quella della tessitrice, che tesse nei sotterranei con un telaio d’oro e del serpente posto a guardia del tesoro lasciato nel castello dal demonio, a cui si può arrivare solamente recandosi lì a mezzanotte e porgendo le braccia al serpente tendendo un bicchiere d’acqua in mano, da cui si abbevererà. Da qui si può godere di un’ottima vista panoramica che si estende dal mare ai Sibillini.

-          Santuario del SS. Crocifisso, realizzato nel ‘900 a seguito di un incendio da cui si è salvato solo un crocifisso originario.

-          Treia, borgo medioevale inserito tra “borghi più belli d’Italia”, circondato dalle mura, è possibile accedere al centro storico dalle sette porte della città.Il borgo è ricco di arte, storia e cultura: l’Accademia Georgica, la Pinacoteca comunale, il museo civico archeologico

Città simbolo del gioco del Pallone con il Bracciale, dato che qui è nato uno dei maggiori rappresentanti all’epoca di tale sport. Dal 1978 a Treia si svolge questa sentitissima competizione cittadina, denominata la “disfida del bracciale”. La prima domenica di agosto, i quattro quartieri cittadini si sfidano per conquistare per un anno il palio. Tutta la cittadina partecipa attivamente ogni anno all’evento, il borgo è vivo e animato, un’immersione totale nelle tradizioni della metà dell’800, dai balli alla gastronomia, dai costumi alle scenografie. Durante la visita a Treia non si può perdere l’assaggio del prodotto tipico del borgo: il “calcione”, a marchio DOP, un impasto di uova, pecorino, zucchero e olio dal sapore dolce-salato, a metà maggio si tiene la sagra di questa tipicità, unendo al gusto anche degli spettacoli.

-          Cingoli, anche questo borgo inserito tra “i borghi più belli d’Italia”, patrona del luogo Santa Sperandia. Denominata il “balcone delle Marche” perché dal paese si gode di  uno stupendo panorama che include mare, monti e tutti quei colori delle campagne che tanto ci rappresentano. Cingoli ospita un dipinto di Lorenzo Lotto, diversi sentieri naturalistici, nel borgo non mancano arte, natura e buona tavola. Tra i vicoli che si snodano nel borgo sono presenti diversi negozietti artigianali, dove poter anche gustare un tagliere di salumi e formaggi locali. Il lago di Cingoli si trova a poca distanza del paese, qui è possibile noleggiare un pattino per fare un tour del lago, o semplicemente rilassarsi nella quiete dei boschi vicini e della limpida acqua lacustre. Innumerevoli le occasioni per gli appassionati di attività all’aperto, il fiume Musone che scorre nelle valli sottostanti offre diverse occasioni per appassionati di trekking con i percorsi nel verde, uno dei punti che attira maggior interesse è il ponte Romano, ponte medioevale che si scorge tra la fitta vegetazione, e poco lontano un vecchio mulino ad acqua storico, il Mulino Bravi, uno degli ultimi funzionanti nelle Marche. Per rinfrescare anima e corpo non si possono non vedere “le cascatelle”, graziose cascate fatte dai salti del Musone, nonostante la temperatura dell’acqua non sia mite, durante l’estate questo luogo è come un oasi nel deserto.

-          Riserva del Monte San Vicino  e monte Canfaito, col San Vicino il monte più iconico della regione in quanto, grazia alla sua posizione centrale, è visibile da quasi tutto il territorio Marchigiano. Quest’area è stata anche ospitale nei confronti dei partigiani che qui vi hanno trovato rifugio tra i boschi, nell’abbazia di Roti, per poter contrastare le truppe nazi-fasciste. È sicuramente uno dei luoghi simbolo per festeggiare il 25 aprile, la liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo.


Sono diversi i sentieri percorribili all’interno della riserva, come quello per raggiungere la cima dai prati di San Vicino, passando per la grotta di San Francesco, da cui si può ammirare un incantevole paesaggio. Non distante Canfaito e la sua secolare faggeta, attraverso la quale, su di un sentiero, è possibile arrivare al borgo di Elcito. A Braccano, il “borgo dei murales”, un susseguirsi di piccole case abbellite da murales realizzati dagli studenti dell’accademia di Brera e Macerata, è possibile visitare il monumento della Resistenza e nei suoi dintorni, sono numerose e affascinanti le aree naturalistiche vicino Braccano in cui ammirare scenari naturali da favola, come la “Gola di Jana”.

San Lorenzo di Treia è quindi cara a chi ama la natura, a chi vuole viverla nel suo rispetto, a chi ama attività sportive all’aria aperta e a chi cerca un punto in cui rigenerarsi dal caldo estivo e dalla frenesia della città.


 

 
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